Passo Cason di Lanza (1552 m)
Da Udine si raggiunge Amaro in autostrada e si procede sulla
statale 52b carnica che porta al passo di Monte Croce Carnico.
Raggiunto Imponzo giriamo a destra entrando nella splendida Val
d'Incarojo che ci conduce a Paularo, entrati in paese quasi
all'altezza del distributore di benzina svoltiamo ancora a destra
verso Misincinis, da dove si prosegue verso la successiva
frazione di Ravinis, prima di questa si svolta a sinistra fino
ad incrociare la vecchia strada che prosegue ripida e stretta
fino al Cason di Lanza.
Dal passo ci si dirige verso la vicina ex casermetta della
Guardia di Finanza dove a destra inizia il sentiero n° 442a, ci
inoltriamo nel bosco fino a raggiungere un pianoro acquitrino,
lasciamo a sinistra il Zuc della Guardia. Costeggiando a destra
l'acquitrino, il sentiero comincia a salire più marcatamente
fino ad superare un cartello con l'indicazione per la ferrata
del Zuc della Guardia per uscire sulla forca di Lanza (1831
metri); bellissimo panorama sui monti di Paularo.
Seguiamo le indicazioni del segnavia n° 442, è molto facile
vedere le marmotte che hanno scavato in quantità le loro
tane, proseguiamo guadagnando così un ripiano con
resti di trincee, poco dopo il sentiero si divide, a sinistra si
prosegue per la via normale che faremo in discesa mentre a
destra c'è una traccia (non segnato) che sale in direzione delle rocce.
Arrivati a ridosso delle rocce si continua a salire passando
accanto a una galleria e ad un grande masso con iscrizione del
1916. Da qui si prosegue lungo resti di scalinate e camminamenti
scavati nella roccia che conducono ad una piazzola fortificata.
Si incontrano evidenti segnalazioni verdi che vanno seguite
ancora sulla destra. Queste conducono in breve sul filo di
cresta dove ha inizio la suggestiva traversata lungo i resti di
trinceramenti che si trovano poco sotto il versante nord.
I
manufatti sono ancora ben conservati e consentono di visitare
anche qualche fortificazione con feritoie. Sempre guidati
dai segni verdi che aiutano ad individuare i passaggi più
agevoli lungo il crinale, in alcuni punti anche
stretto, guadagnando infine la cima est del monte Zermula (m
2129). Sulle sue cime si combatté durante la
prima guerra mondiale, sono ancora ben visibili i segni
che il conflitto ha lasciato sul territorio.
Dall'anticima le indicazioni proseguono ancora fino a un’ultima freccia verde
che segnala di scendere a sinistra su una mulattiera più bassa. Facendo
la massima attenzione a non far cadere sassi sul sentiero
sottostante, si scende fino ad arrivare ad un intaglio erboso nei pressi del quale
termina anche la ferrata del versante nord. Dall’insellatura,
per il facile pendio erboso, si raggiunge così la vetta del
monte Zermula (m 2143, grande croce, libro di vetta e
panorama a 360°).
Per il rientro si segue il sentiero n°422, lasciando a
destra la cappella a ricordo del battaglione Susa,
seguendo la mulattiera fino a incrociare il sentiero che abbiamo
preso in salita quando abbiamo abbandonato la via normale,
proseguendo fino a Cason di Lanza.
Tabella Descrittiva |
Ubicazione: |
Alpi
Carniche |
Punto di Partenza: |
Rifugio Malga Cason di Lanza
1552 m |
Punto di Arrivo: |
Monte Zermula 2143 metri |
Sentieri: |
442a, dopo non segnato ma
evidente |
Dislivello: |
700 metri circa |
Difficoltà: |
(EE) |
Periodo: |
Settembre 2007 |
Carta: |
Tabacco n°
09 |
Equipaggiamento: |
Normale di montagna |